JohnQualcosa – AmbraMarie Project il 27 giugno a Villa del Bene

a Villa del Bene (Volargne di Dolcè)

Si chiama JohnQualcosa ma si legge AmbraMarie il concerto che si terrà domenica 27 giugno, dalle 19, nel grande cortile interno di Villa del Bene. Il progetto musicale infatti è stato fondato dalla grintosa rocker che ha stupito tutti nell’edizione XFacor 2009.

I JohnQualcosa sono un duo donna/uomo. AmbraMarie lei, Raffaele D’Abrusco lui. Si formano nel 2011, parallelamente ai loro altri progetti musicali. Del 2018 il loro primo tour, del 2020 il primo album “Sopravvivere agli amanti” sviluppato con Mattia Degli Agosti (Illegal Studios) e Alex Carnevali (Bounce Recording Studio), e che vanta la partecipazione di Filippo Cornaglia (Niccolò Fabi, Bianco, Andrea Laszlo De Simone) nelle batterie e percussioni.

L’evento, organizzato nella splendida struttura da Anthill Booking e dall’associazione Cultura Innovativa, patrocinato dal Ministero della Cultura e dal Comune di Dolcè, è ad ingresso gratuito ma con prenotazione obbligatoria all’indirizzo mail info@villadelbene.com. L’inizio dei concerti è previsto alle 19 con le esibizioni dei gipsy/funk La Revancha, della sperimentale Emily Breva, del cantautore Mik Stefanuto e della dolce voce di Francesco Colombo. Possibilità di cenare nel giardino interno della villa con panini.

Ma Villa del Bene non è solo concerti. All’interno della struttura vengono organizzate anche presentazioni di libri, mostre d’arte, conferenze, meeting, degustazioni, picnic nel giardino e, quando sarà possibile, matrimoni e celebrazioni. Inoltre nei prossimi mesi la villa diventerà un importante snodo per il cicloturismo e il turismo sostenibile. Infatti chi è interessato potrà noleggiare biciclette direttamente in loco, per poi inforcare la ciclabile che costeggia il fiume Adige cui spingersi fino a Innsbruck. In attesa del collegamento con il centro di Verona…

“La nostra intenzione è quella di costruire uno spazio inclusivo in cui tutti, bambini compresi, possano godere di storia, natura, arte e sostenibilità del vivere”, spiega Andrea Maimeri di Cultura Innovativa partner di Villa Del Bene Network, “gli artisti qui sono benvenuti. La pandemia non è stata facile da gestire, ma ora siamo pronti a far vivere a chi lo vorrà un’estate stimolante, con nomi di sicuro interesse di livello nazionale”. La serata sarà presentata da Fabio Ricci.

Intervista a MARCO PARENTE: il 23 maggio a Villa del Bene di Volargne di Dolcè (VR)

Domenica 23 maggio alle 18 Marco Parente sarà a Villa del Bene, uno spazio che a Verona mancava e che da ormai qualche tempo – pandemia permettendo – porta avanti un discorso qualitativo notevole, in grado di unire arte, musica, libri ed Eventi.

Fautore di questa rinascita per la zona di Volargne di Dolcé è l’associazione Cultura Innovativa che, grazie alla solerte collaborazione stretta con Anthill Booking di Davide Motta, e al sostegno dell’amministrazione comunale, sta creando un punto di riferimento. Anche per la musica.

le domande a Parente…

Come hai vissuto il 2020 e la pandemia in generale, sia sotto il profilo artistico che umano?

Purtroppo non riesco a scindere l’umano dall’artistico. Posso solo dire che ho molto accusato il colpo, all’inizio con la paura e poi con un’ansia bestiale. Ancora non ne siamo fuori, eppure ho la sensazioni che non abbiamo imparato la lezione. Ne veniamo fuori come degli idioti pieni di ego.

Come vivi il rapporto tra città e provincia? Te lo chiedo perché tu vivi a Firenze ma hai girato anche tanti luoghi di provincia nella tua attività artistica…

La mia infanzia, cioè il periodo più formativo della vita, l’ho passato in un paesino tra Arezzo e Firenze (Poppi). Questo continua ad essere la riserva di nutrimento per affrontare ciò che sono oggi. Nella provincia convive il meglio e il peggio di una comunità,  nelle città l’effimero di quel meglio e peggio.

Che rapporto ti lega oggi con Manuel Agnelli, Carmen Consoli e con le persone che facevano parte del Consorzio Produttori Indipendenti? 

Manuel lo considero un vero amico, Carmen una meteora istantanea, sul consorzio invece non sono ancora abbastanza obbiettivo per esprimere giudizi sensati.

Come si svolge una tua giornata tipo? 

Mi sveglio prestino, faccio colazione, mi lavo, mi vesto, prendo in mano la chitarra, sbrigo le commissioni della realtà…poi improvviso 🙂

Cosa pensi delle metodologie d’ascolto in streaming? Opportunità o limite?

A parte rarissimi casi, trovo il mezzo una magra consolazione. Mi sembra già abbastanza lo spazio e il potere che si prende la rete nella nostra vita. Il giorno che ci sarà un blackout generale, io so come continuare a suonare e farmi sentire, fosse anche solo il mio vicino di casa. Voi?