NIRVANA, ode a Nevermind

di Francesco Bommartini

5 aprile 1994: Kurt Cobain si toglie la vita. Un’esistenza sempre vissuta al limite, tra abuso di droghe e problematiche di vario genere (come testimoniato anche ne I Diari) . Una vita caratterizzata da grandi canzoni. Sì, perché il cantante e chitarrista di Aberdeen (Usa, non Scozia) è riuscito a lasciare un’eredità musicale tutt’altro che indifferente.

Lo testimonia Nevermind, prima di tutto. Non nascondiamoci dietro un dito: quel disco dei Nirvana non solo è riuscito a fare arrivare il verbo grunge a tutti, ma è anche e semplicemente un grandissimo album. Per le canzoni, e per l’incredibile produzione di Butch Vig. Aggiungo, prevedendo le critiche e paradossalmente aizzandole ulteriormente, che sarebbe ora che la smettessimo di fare eccessive dietrologie dietro i brani e semplicemente riconoscessimo quando un pezzo è bello. Un invito che rivolgo a tutti, ed in particolare ad alcuni critici musicali. Poi, chiaro, “de gustibus…”. Ma veder superare Smells like teen spirit dalla pur valida School durante il torneo virtuale organizzato da Enrico Silvestrin su Alive l’ho trovato semplicemente…sbagliato.

Perché? Ci sono varie ragioni…

La League of Rock di Alive dedicata ai Nirvana
Oltre 1 miliardo di visualizzazioni per il clip di “Smells like teen spirits”…

Se la bellezza è comunque soggettiva, non lo è la rilevanza storica. Smells like teen spirit è un brano iconico che, insieme ad altri pezzi, ha portato la band americana a vendere decine di milioni di copie (oltre 10 nei soli Stati Uniti, con primi posti raggiunti in 6 paesi). Difficile ricordare altri momenti in cui questo risultato è stato raggiunto con tale forza deflagrante, scevra di manierismo. Meglio anche dei pur ottimi successi del Black Album dei Metallica, che avevano già cambiato – specie per le orecchie dei fan metallari innamoratisi di loro precedentemente – approccio. Niente di male, ci mancherebbe. Ma i Nirvana con Nevermind hanno variato solo una cosa: la qualità dei brani (e la produzione eccellente). Attenzione, non la summa del loro grunge, non la rabbia primigenia.

Ma i Nirvana del pre 1991 non hanno niente da salvare? Non sto dicendo questo. Bleach è selvaggio, e quindi potrebbe essere considerato perfettamente in linea con i Nirvana. Negative Creep e About a Girl sono due chiari esempi di brani totalmente in linea con la vocazione di Cobain e soci (allora non c’era Grohl alla batteria). E il dopo Nevermind? Per carità, sia In Utero che Incesticide hanno più di qualcosa da dire (soprattutto il primo) ma non raggiungono Nevermind. Non possono. E non lo dicono solo i numeri (a proposito, Smells like teen spirit su Spotify ha oltre 700milioni di ascolti), bensì la rilevanza storico-musicale. Innegabile.

In conclusione, sempre e comunque: grazie Cobain.

Curiosità su Nevermind:

  • I piatti suonati su Polly sono opera di Channing, e non di Grohl
  • Sul ritornello di In Bloom c’è anche la voce di Dave Grohl
  • Small Clone è il pedale usato per il riff pulito di Come as your Are
  • Immodium era il primo titolo di Breed
  • Grohl utilizza il click per la prima volta su Lithium
  • Get Togheter degli Youngbloods è la citazione iniziale di Territorial Pissings, urlata da Novoselic in un pickup di basso
  • Drain You è il pezzo di Nevermind preferito da Cobain