L’approccio iniziale è quello dei cantori che sanno sorprenderti. All’improvviso, quella chitarra acustica parte. E dimentichi lo stress, le difficoltà, lasciando vagare la mente su situazioni piacevoli. Questo è l’incipit di Change Gonna Come. Un nome, una garanzia.
Si, perché se il cambiamento è il centro della vita, la sua stessa essenza per certi versi, David Singley lo testimonia con parole cangianti. E lo fa con calma, con un atteggiamento (chiaramente musicale) slow che colpisce. Perché è profondo, e al contempo sbarazzino.
Lo sono, quantomeno, i cori che circondano la sua voce. Lo sono quei riverberi, e quei rimbalzi che caratterizzano le percussioni minimali, tra le quali spicca un ovetto che accompagna senza soluzione di continuità il brano. Che incede incessante.
Quantomeno fino al termine, ammantato di tastiere che accarezzano le orecchie dell’ascoltatore. Autore di due album (2016 e 2021), Singley non è certo un primo mover, e direi che questo pezzo lo testimonia enfatico, sicuro nel suo scorrere. Tra un cambiamento e l’altro.