Mette subito in chiaro tutto con Cursed Gang, l’opener di Cursed Crew Mixtape, il rapper Mantra. Zero leggerezza testuale, in favore di personalità e flow invidiabile. Il richiamo a quanto prodotto da Machete insomma non si limita solo al titolo del platter, bensì ad un approccio core che si concentra sulla durezza delle rime.
Brani brevi, sulla media dei 2 minuti e mezzo, con parole dritte, senza fronzoli, e partecipazioni riuscite. Tra cui quelle di Tan Man e Moruaan su Split. Sorprende Sambuco, con una base molto più melodica, incentrata sulle tastiere, seppure ritmata. E il ritornello prende il sopravvento. Episodio controverso.
Torna a casa, sembra, Mantra con Lol. No, niente a che vedere con le prime due tracce, visto che la base è ancor più atmosferica e ampia, ma con “per conoscerti (ai tuoi figli ndr) basta il mio dissing” e altre frasi più mache sembra trovarsi a suo agio. Ancora meglio la velocissima Corri. Nomen, omen.
E se Boomerang non torna indietro, e non colpisce Mantra, arriva invece al punto, con la sua base electro. “Ciò che dai lo ricevi”, canta, e se così fosse gli ascolti su Spotify cresceranno. Come conferma l’ultimo brano, ma oramai non ce n’era granché bisogno.