C’è una chitarra flanger nel nuovo pezzo di Damon Mitchell, intitolato Blurry. Già questa, per me, è una piccola novità che esce da passati di differenti estrazioni rispetto al pop-rock proposto dal musicista e cantante. Che, nonostante echi folk, affonda bene le radici in un suono più contemporaneo.
Quest pout-purrì non è malvagio, anzi. Forse la definizione dei “Beatles che incontrano i Death Cab for Cutie” è un po’ azzardata, ma Mitchell ci sa fare. E Blurry, il singolo che segue Like you’re in a dream, tratta anch’essa dall’omonimo nuovo album, sta lì proprio a dimostrarlo.
L’andamento del pezzo è abbastanza scanzonato, quasi a sgarro nei confronti appunto del fill in flanger dell’elettrica che torna in più occasioni. I cori femminili innalzano notevolmente l’ariosità di una composizione già quadrata, con l’acustica a dettare la ritmica e la sezione ritmica a sostenere senza particolari sconvolgimenti.
Il risultato è buono davvero, convincente. Non so di quanti brani lo possiate dire, oggi. Di sicuro la voce di Mitchell resta impressa, sicuramente anche per merito di questa linea vocale studiata bene. Ma il giusto: perché a pensar troppo non si agisce mai. E sentendo Blurry mi è tornato in mente anche questo…
L’ha ripubblicato su Suono Ibrido – un casino di suoni.
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