I Sugar Addikt sono un duo elettronico dell’area di Seattle. La cantante e autrice Vanessa Littrell è la paroliera e la cantante, mentre Bowman Littrell è la mente dietro i sintetizzatori e i suoni. Molto distanti da ciò che ha reso famoso questa città, il grunge, il duo si conferma eccentrico, con una combinazione madre e figlio che trasporta l’ascoltatore in una modalità di danza senza tempo.
Phoenix è il loro nuovo lavoro, che ha un arco narrativo universale che inizia dal punto più basso. Sentirsi bene, andare avanti sono i pensieri dietro alcune canzoni. “Change It” è anche un appello ad apportare un cambiamento. “Fallo smettere! Odio il suono del tuo cuore che calpesta il mio cuore “, è un desiderio per il mondo esterno di apportare il cambiamento, ma alla fine colpisce l’individuo.
In “Safe” c’è la consapevolezza che “ciò che ti fa sentire bene è in effetti buono”. Piuttosto che cercare coloro che feriranno e distruggeranno, trovare persone che nutrono ci avvicina al nostro cammino. Essere “visti e ascoltati” è la ricompensa e anche la motivazione. Passando a “New Dawn” assistiamo alla ribellione, la resistenza alle norme.
Musicalmente il duo si muove su tastiere un pochino artefatte, drum machine martellante (con i quarti in cassa) ed una dance glitterata. Si staglia su tutto la voce femminile, che inanella i significati dettati sopra, colpendo l’ascoltatore appassionato di queste sonorità. Prendere o lasciare. Il disco è prodotto da Three Penny records.