Corre, rallenta, corre, rallenta. E poi s’inerpica sulla superficie delle emozioni. E, quando ormai lo aspetti, penetra e, sempre ondivago, raggiunge il cuore. Questa può essere la descrizione di Chaos, il primo dei due brani di Vincent Krennerich presenti nell’ep Lebendig. Un ep chde in totale dura circa 5 minuti, quindi composto da due composizioni sintetiche, sì, ma compiute.
Sì perché il discorso musicale non risente di questa apparente, forse per qualche addetto ai lavori, eccessiva cortezza. E così anche il secondo brano, che dà poi il nome all’ep, si muove su coordinate riconoscibili sotto le dita di Krennich, che sovente affrontano scale celeri, ma senza lasciare il fianco a certo minimalismo che oggi sembra andare per la maggiore.

Qui c’è un piano suonato, con passione e sapienza. Nient’altro. E neppure fx, piuttosto che effetti stranianti. E’ semplicemente musica. In cui calma ed emozionalità la fanno da padroni, sotto l’egida si questo giovane pianista tedesco, 22enne, che risponde al nome di Vincent Krennerich, per l’appunto. Un ragazzo semplice, come potete vedere nella foto, ma che ha un mondo musicale tutto da scoprire.
Mentre ascolto l’ep penso ad un ballerino. Questa è musica perfetta per un ballo soave ed emozionante. Se pensate ai passi ad ogni tasto premuto, e pesato, non potrete che versare qualche lacrima. E io per questo ragazzo vedo un futuro pieno di intensità emotiva, che sono certo saprà donare agli ascoltatori anche con i prossimi lavori.
Scommettiamo che ne risentiremo parlare?