ZONE OUT di JESSIE-MAY KITCHEN è ideale per un viaggio leggero lungo i tortuosi sentieri della vita

di Francesco Bommartini

L’inizio è una carezza, leggera e che tende all’etereo. Ma qualche secondo dopo, seppur con la stessa dolcezza di fondo, la situazione musicale si movimenta un po’ di più. Un pop, quello di Jessie-May Kitchen, che sembra ideale per una domenica mattina. Quella in cui ti svegli presto, magari fai un po’ di ginnastica, sgombri la testa dai pensieri degli ultimi mesi, e respiri. Che poi il cognome di questa ragazza originaria di Hobart, capitale della Tasmania nella sconfinata Australia, sia “cucina” tradotto in italiano si sposa ancora meglio con un caffè rigenerante. La sua musica lo è, come conferma il secondo brano Calm in the Eye of the Storm, poggiato su un sorridente e leggero pop. Un bel titolo, per un bel messaggio. Forse suggerito proprio dalla terra in cui vive.

La cover dell’Ep

La chitarra acustica porta avanti il discorso artistico della giovane in Shooting Daisies. La Kitchen da un paio d’anni licenzia singoli per fare conoscere il progetto che ora porta avanti con questo ep d’esordio. Questo terzo è un brano non all’altezza dei precedenti, ma in cui comunque esce una certa personalità. Non è da tutti, soprattutto in un esordio. Insomma, pare proprio che all’estero ci diano le piste sotto tutti i punti di vista, onestamente. Niente di trascendentale, eh, ma anche Nightmares, che inserisce qualche chitarra elettrica molto leggera, arriva ad un dunque, prima che Head in the Clouds riporti tutto sulla spiaggia, con un’acustica leggera ma presente, e qualche tastiera a completare l’arrangiamento, adornato anche da un effetto di chitarra acquoso.

E di acqua fresca si parla un po’ per tutto il lavoro. Limpido, credo onesto, magari stereotipato (come lo è il mare d’estate) ma sicuramente trasparente. Così come lo sono gli arrangiamenti, leggiadri. Chissà come mai questo ep è nato in Australia? C’è un senso di giustizia, in tutto questo. Ed una serie di spiragli aperti. Perché si sente che comunque questa Kitchen ha ancora bivi davanti a sé, in cui perdersi, tra cui scegliere. E, detto da un 37enne, è un gran bel vantaggio. Che fa rima con viaggio, e che meraviglia sono i viaggi, specie se con la musica giusta…

Avanti così!

Pubblicato da

bommaraya

Giornalista. Rock Trotter. Amante della vita e delle sue sfumature.

1 commento su “ZONE OUT di JESSIE-MAY KITCHEN è ideale per un viaggio leggero lungo i tortuosi sentieri della vita”

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