Dimmi quanto guadagni e ti dirò chi sei. E’ questo l’adagio che accomuna, in questi primi quattro mesi di un anno fin qui più che funesto, il mondo degli YouTuber italiani. Alcuni tra i creatori di contenuti che utilizzano la piattaforma YouTube, fondata il 14 febbraio 2005 da tre ragazzi con un
passato in Paypal, hanno infatti deciso di dichiarare gli introiti dovuti alle pubblicazioni. Ovviamente veicolandole con video molto visitati.
Tra chi ottiene cifre considerevoli c’è Favij, al secolo Lorenzo Ostuni. Il torinese classe 1995 è divenuto celebre come video-gamer. In un video
del 13 agosto 2019 il 25enne ha dichiarato di guadagnare solo 25 centesimi ogni 1000 visualizzazioni, sottolineando però di aver messo da parte un po’ di denaro quando la creatività sulla piattaforma era ancora ben pagata (circa 1 dollaro ogni 1000 visite). Favij i numeri li fa: sono oltre
3miliardi e 400 milioni le visualizzazioni totali dei 2390 video, con un numero di iscritti che in Italia è eguagliato solo da una certa Marzia, che non pubblica più. Come se non bastasse il videogamer ha anche scritto, e venduto migliaia di copie, del suo libro.
Favij non è l’unico a fare lo YouTuber di mestiere, o quantomeno come secondo lavoro. Nel 2019 il padovano Riccardo Zanetti, 22 anni e tanta voglia di fare, ha guadagnato 26.122 euro creando video di finanza. Cifra già eguagliata quest’anno, come da lui stesso mostrato in questo video. Tornando all’anno scorso, il canale di Zanetti è arrivato a quota 93mila iscritti, che nei primi 3 mesi del 2020 sono aumentati di altre 50mila unità. Come conferma lui stesso il guadagno non è sempre direttamente proporzionale al numero di visualizzazioni. E’ importante tenere in considerazione che gli sponsor pagano di più per alcune tipologie merceologiche, tra queste finanza e lusso. Ma la competizione è elevata in quasi tutti i settori.
Oltre 65mila euro sono stati gli introiti 2019 di Giovanni Fois, attivo
sul tubo da 2 anni con video di viaggio e food, ma pure con qualche creazione di puro intrattenimento. Il 14 gennaio di quest’anno, nel video pubblicato per celebrare il raggiungimento dei 500mila iscritti al canale, Fois ha però svelato come nel 2019 abbia pagato circa il 35 per cento dell’introito allo stato a causa della fatturazione con Partita Iva, in quel caso forfettaria. Da quest’anno lo YouTuber ha cambiato tipologia di partita Iva e dovrà pagare, a suo dire, “il 50 per cento” in tasse. Insomma: da grandi guadagni derivano grandi responsabilità.
Celebre per i suoi video sugli outfit dei milanesi è Vladislav Kirillov, che gestisce il canale “Il diario del russo” (oggi a quota 292mila iscritti). In un video di fine 2019 dichiara di aver guadagnato mensilmente il giusto
per “pagare l’affitto”, che come lui stesso ha dichiarato ammonterebbe a circa 650 euro. Ma dice un’altra cosa interessante: gli influencer, quindi anche chi ha molto seguito su YouTube, spesso ricevono regali dalle aziende. Un vantaggio innegabile, che nel caso di Kirillov riguarda scarpe e
vestiario.
Spostando il focus sul settore dell’automotive, il gestore del canale Dave Sport Cars ha testimoniato con un video pubblicato a fine 2019, un guadagno mensile di circa 700 euro, in linea con le 700mila visualizzazioni che gli hanno procurato un totale di 8500 euro annui.
Più hobbistici altri introiti provenienti dagli adv, le pubblicità che precedono molti video su YouTube. Due esempi: Wildflowermood (47mila iscritti) ha raggiunto quota 2000 euro nel 2019, Alex Smart 1477 euro da giugno a dicembre dello stesso anno. Per la prima utente e per altri come lei c’è un ulteriore vantaggio: quello di poter veicolare prodotti e servizi, nel suo caso corsi.
Se questi numeri fanno gola è da tenere ben presente, anche per chi volesse cominciare magari acquistando kit da YouTuber messi in vendita un po’ ovunque, che sovente è necessario molto lavoro per arrivare a guadagnare
cifre discrete. E molto tempo, nonché attrezzature che possono costare qualche centinaio di euro come migliaia. Ci sono inoltre due condizioni da ottemperare per accedere alla monetizzazione: ottenere 1000 iscritti e 4000 ore di visualizzazione negli ultimi 12 mesi.
Facile a dirsi, meno a farsi.